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domenica 11 luglio 2010

4: Torino - Colle della Maddalena

In precedenza ho descritto la "tappa d'avvicinamento" al Colle della Maddalena (700 mt. ca., dai 250 ca. di Torino) che porta a Cavoretto, per chi avesse appena iniziato a pedalare in salita.

In zona Cavoretto ci sono due strade apposite per raggiungere questa cima, o direttamente dal paese (n.2) o deviando dalla strada che porta a questo, Viale 25 Aprile (n.1):


Entrambe le strade sono ripide, ma non simili, infatti se la n.2 non presenta tratti larghi, la n.1 sì, quindi la si potrebbe definire la più sicura, ma così non è, infatti è più trafficata e l'aumento di carreggiata avviene dopo un bel pezzo di salita e solo quando si ormai giunti in prossimità del parco della Rimembranza, posto sotto il colle della Maddalena:

Strada Val Pattonera è lunga 2 km e si congiunge, girando al bivio a destra, con strada comunale di San Vito - Revigliasco, strada che presenta una carreggiata maggiore, anche perchè molto più trafficata. Strada Val Pattonera come già detto in precedenza è ripida, in certi punti molto ripida, ma anche l'altra opzione (n.2) non è molto differente, quindi non rimane altra scelta che sforzarsi se ci si vuole poi divertire in discesa. Purtroppo è una strada costeggiata da numerose abitazioni, ma in certi punti non mancherà l'ombra, soprattutto nella seconda parte quando ci saranno da affrontare 4 bei piccoli tornanti.

Una volta imboccata strada San Vito, dopo una breve salita, si arriva ad un incrocio dove si deve prestare attenzione alla propria sinistra se ci si vuole abbeverare: è infatti presente una fontana ai piedi del parco, per raggiungere la quale bisogna prendere un sentierino sito dietro una fermata del bus.
Dopo la strada incrementa la pendenza, proprio nel punto in cui per un breve tratto la carreggiata si restringe e bisogna fare attenzione ai mezzi che scendono a tutto gas (ma anche a quelli che salgono). Ancora un doppio tornante e poi la strada si spiana un pò con, pochi metri dopo un posteggio del parco, una discesa che porta ad una breve e abbastanza ripida salita per l'ospedale per anziani. Di fronte ad esso è presente un'altra fontana.

Chi è munito di Mountain Bike può salire al colle attraverso le strade sterrate
(è pero vietato percorrerle in discesa) del parco della Rimembranza che rimembra, cioè ricorda, i nomi dei caduti della Prima Guerra Mondiale:

Basta seguire la strada principale, viale Piave, per raggiungere la cima.
La strada è scorrevole pur essendo a fondo ghiaioso, larga, presenta qualche tornante e presenta bei tratti ombreggiati.

Come potete vedere, ci sono anche altre strade che raggiungono la cima, ma sono sentieri più ripidi.
Per chi invece sale dall'asfalto trovare la strada che porta in cima è ancora più facile. Superato l'ospedale di cui prima, basta proseguire superando un altro tornante e, al bivio, prende la strada che sale a sinistra. Dopo 1,5 km si raggiunge la cima e il faro della Vittoria, simbolo del parco e della guerra.

Il percorso n.2, invece, è la prosecuzione della strada che giunge a Cavoretto e non stacca mai, cioè non presenta neanche un metro di pianura o di falsopiano. E' forse più impegnativa, ma più tranquilla perchè, come detto inizialmente, meno trafficata. 300 mt. dopo la piazza del paese ci si trova dinnanzi ad un bivio: a destra c'è Strada comunale dei Ronchi che, allargandosi, sale anch'essa al colle della Maddalena, mentre a sinistra c'è quella da prendere, cioè strada Comunale della Creusa che, dopo 850 mt., si sdoppia in strada Tetti Gariglio e strada della Viola. La migliore risulta la seconda, siccome solo nel finale presente un secco strappo. Questo è il tratto più ripido, ma dura poco, confronto a strada Gariglio che è solo per i più "temerari".

Il proseguio di strada Viola è più rilassante, ma più stretto, quindi bisogna prestare attenzione nelle curve cieche, causa strettoie e alti muretti delle svariate abitazioni.
Al termine, all'incrocio svoltare a sinistra per arrivare dopo poco alla strada che degnamente sale verso il colle!

Per il ritorno consiglio di scendere da questa strada appena descritta, perchè arrivando a Cavoretto, a differenza della strada descritta per prima, e da lì è possibile scendere per una bella strada veloce, ovvero strada del Fioccardo, di cui ne parlai qui.

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