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giovedì 29 settembre 2011

Info piste ciclabili Torino

Segnalo due problematiche relative alle piste ciclabili nei dintorni di Torino (a Maggio ne rencensì varie nella città, quindi so bene che di problemi ce ne sono molti più di due, ma questi due casi li ho scovati in questi giorni):

La prima riguarda l'attraversamento ciclopedonale nei pressi della rotonda a tre corsie di strada del Portone (sopra passa corso Allamano), in zona Grugliasco (ad Ovest di Torino).

Nell'immagine sopra, il rosso è la pista ciclabile; il giallo è un tratto di strada che consiglio di percorrere anche in bici quando si rientra a Torino (verso Est, quindi) per non dover aspettare altre ore per attraversare; in blu invece ci sono due frecce che indicano il senso di marcia dei mezzi motorizzati e allo stesso tempo indicano i punti cruciali dove sorgono problemi per noi ciclisti, problemi legati al traffico.

Allora, se dobbiamo rientrare a Torino (Est), noi ciclisti siamo sulla pista ciclabile posta a sinistra di ambo le carreggiate. Arrivati nei pressi della mega rotonda, però, dobbiamo spostarci alla loro destra ed è un vero dramma
perchè subiamo l'arrivo frenetico di auto che provengono sia da Ovest che da Est (quelle che girano intorno alla rotonda per metà per poi scendere a Sud come le altre da Ovest).
Superato questo primo incrocio, c'è subito quello col traffico proveniente da Sud. Se riusciamo a superare indenni anche questo (le auto ogni tanto si fermano, ma ovviamente bisogna farsi vedere e rischiare un po', altrimenti nessuno si sogna di fermarsi per fare passare la gente in bici, purtroppo, dato che anche gli automobilisti devono lottare con i loro simili provenienti dalla mega rotonda), sconsiglio di seguire le indicazioni per la pista ciclabile, ma di andare dritti, nel senso di marcia delle auto, costeggiando il CAAT (tratto in giallo).

Ovviamente il pericolo c'è anche in senso inverso, ma se si parte da Torino al mattimo o al primo pomeriggio e si ritorna verso le 13 o verso le 18, i problemi sorgeranno principalmente nel senso qui sopra indicato.

La mia soluzione?

Optare anche per una corsia riservata alle bici anche sull'altro lato di questa strada a scorrimento veloce e poi unire le due con un ponticello! Se è vero che tanto multe vengono staccate in ogni comune per gli eccessi di velocità ed altre "amenità" che vedono coinvolti gli automobilisti, e se è vero che una quota di questi incassi devono essere usati per la sicurezza stradale, penso che i fondi per quest'opera buona ci possano tranquillamente essere!


Problema n.2:
Qui siamo a Collegno, più precisamente in via Edmondo De Amicis, dove da qualche tempo sorge la fermata della Metropolitana che poi "sfila" sotto corso Francia. Questo tratto, posto ad Est del parco, di cui ora non ricordo il nome, che costeggia l'ex manicomio, è in una zona industriale alquanto degradata (fa venire la depressione!), ma c'è una pista ciclabile.
Il problema è che risulta essere separata dalla corsia riservata alle auto solo da una striscia colorata (almeno fino a poco prima della fermata, dopo va sul marciapiede)! Ma non è finita qui, infatti se ad un certo punto c'è un dosso per rallentare i mezzi a motore, questo stesso dosso non è presente nella corsia riservata alla bici, così capita spesso che le auto invadano la pista ciclabile! Assurdo!

1 commento:

  1. 13 anni dopo, l'attraversamento ciclabile della rotonda del Portone è nelle stesse, desolanti, condizioni.

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