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domenica 5 agosto 2018

BICICLETTE PIEGHEVOLI ELETTRICHE: quale scegliere?

Cercando informazioni sulle bici elettriche, ma solo pieghevoli, perché così posso portarmele sempre appresso, sono giunto alla conclusione che ce ne sono solo 4. Forse mi sbaglio, ma gironzolando su Amazon ho avuto questa impressione, perché altre erano e sono da eslcudere totalmente da questo confronto.

Le bici in questione sono:

Nilox X2
G-Kos G-Bike
Biwbik Traveller
I-Bike I-Fold

La prima ha una batteria Samsung da 36v, 250w e 4.4ah, la ricarica impiega un massimo di 4 ore ed è possibile acquistarne una seconda presso il negozio Nicdistribution (ho contattato la Nilox via email, ma non mi hanno risposto).
Le ruote sono piccole, 16", si copre una distanza massima di 25 km (più verosimilmente 20) e la velocità max è pari a 25km/h. Non presenta un cambio e costa €549,00.

Della seconda ho trovato poche info, ad esempio non so che batterie abbia, ma mi è stata consigliata da un negoziante che comunque ha anche altre bici, quindi penso fosse un suggerimento disinteressato.
Ma funziona bene? Secondo lui si arriva a 16 km, ma anche a 20 se non si va troppo veloci e se si pesa poco, mentre un utente su Amazon parla di massimo 10km!
La velocità massima è uguale alla prima, pesa 14kg, non ha il cambio e ha 2 freni a disco (funzionano meglio dei v-brake ma chi non è esperto troverà difficoltà nel regolarli o nell'inserire la ruota dopo aver cambiato la camera d'aria).
Il prezzo è molto alto, si va da un minimo di €800 a un massimo di €850.

La terza bici è la mia preferita: ha le ruote da 20", una batteria da 12ah e quella di ricambio è acquistabile dal sito del produttore (costa €219, ovvero €79 in più rispetto a quella della bici di Decathlon). Copre una distanza che può arrivare a 75km, non chiedetemi però in quale modalità, mentre la distanza minima è di ben 40km!
Pesa ovviamente di più, ovvero 18kg, e presenta un cambio Shimano (non so quale modello) a 6 velocità, oltre a 2 freni a disco.
Visto il peso il cambio ci sta, altrimenti in città non me ne farei niente, specie per piccoli spostamenti.
Il prezzo è pari a €799,00.

La quarta bici elettrica ha una batteria meno potente, 8,8ah, si ricarica in 6 ore e per ottenerne una di ricambio bisogna contattare il produttore dall'apposita pagina dedicata all'assistenza clienti. Il prezzo non lo conosco.
Le ruote sono anche queste da 20" e la distanza massima raggiunge i 40km, ma alcuni dicono sia di 30 che va comunque bene.
La velocità massima è la solita, 25 all'ora, pesa molto 23, pur non presentando il cambio, però ha 2 freni a disco.
Prezzo: 549,90.

Ho inviato un'email alla Nilox per avere info sulle batterie ma non ho ricevuto risposta a distanza di tanti giorni, mentre la Biwbik, che da quanto ho capito è una società con sede in Spagna fondata da un inglese, ha risposto praticamente subito ad un mio quesito riguardante i rivenditori autorizzati a Torino. Risposta: si compra solo online.
Potete farlo con sicurezza, perché è arrivata a tutti in ottime condizioni. Mi frena il prezzo. Alla fine io non ho bisogno di assistenza per arrivare tra i 20 e i 25 all'ora, ma me ne serve una pieghevole per portarla in auto, nel tram, in treno.. Per cui ora sto vertendo sulle folder classiche senza motore, anche perché questi motori ti assistono. A quanto ammonti poi la fatica del proprietario non chiedetemelo: non ne ho mai provata una!

Finalmente il monopattino elettrico diventa LEGALE

In queste ultime settimane sono state diffuse notizie che hanno del clamoroso: a Milano e a Torino, in vista dell'autunno, partiranno i nuovi servizi legati alla Sharing economy, infatti sarà possibile noleggiare per il tempo desiderato sia i monopattini elettrici, sia gli skateboard elettrici!

Si tratta di notizie ufficiali, riportate sia da giornali locali che da quotidiani nazionali, come il Corriere della Sera e La Repubblica, che ci mostrano ad esempio la sindachessa torinese Appendino alle prese con un monopattino nel cortile del palazzo civico.

Molte persone, e tra queste mi inserisco volentieri, stanno pensando già da diverso tempo cosa comprare tra bici a pedalata assistita, hoverboard e monopattino elettrico.
Se la bici elettrica è legale in tutta Italia perché assiste alla pedalata (ovvero aiuta il ciclista), gli altri due mezzi non necessitano di una spinta umana dettata dall'uso dei muscoli delle gambe, per cui vengono (o venivano?) considerati come dei veri e propri scooter impossibilitati però ad usufruire sia di marciapiedi che di strade e piste ciclabili.

Da oggi possiamo dire che almeno a Milano e a Torino è possibile acquistare ed usare i monopattini elettrici e pure gli skateboard (ma questi forse solo a Milano).

Venendo al noleggio di questi strumenti di trasporto personale, il prezzo a Torino pare sarà di 15 centesimi al minuto. Cifra secondo me troppo alta, pari alle automobiline elettriche, con la differenza che queste non le troviamo mai vandalizzate e che in quanto auto, dispongono di uno spazio "leggerissimamente" maggiore, tra l'altro protetto dalle intemperie.

L'autonomia dei monopattini elettrici è comunque buona, si parla di 30 km, mentre la velocità, che può raggiungere i 35km/h, verrà limitata a 15km/h per evitare problemi coi pedoni.

Dove utilizzarli?

"L’indicazione sarà di utilizzarli sulle ciclabili, mentre è ancora da chiarire se potranno andare sui marciapiede come succede per quelli senza propulsore".

Non è ancora chiaro dove poterli usare, come pensavo si ipotizzano le ciclabili. Ma là dove si interrompono cosa si fa? Sarà consentito utilizzare i marciapiedi andando più piano? Chissà. Nel frattempo, se trovate un'occasione, compratene pure uno!

mercoledì 1 agosto 2018

BICI ELETTRICA O MONOPATTINO? LA GRANDE SFIDA!

Visto che per lavoro devo spostarmi in diversi quartieri di Torino, da circa un mese mi sta balenando nella testa l'idea di acquistare un mezzo elettrico.

Sì, ma quale?

Gran bella domanda, perché la bici a pedalata assistita, seppur pieghevole, quindi anche piccola, pesa davvero tanto e l'autonomia non è delle migliori, anche perché la durata diminuisce all'aumentare del peso. Io, pur pesando poco, vado in giro con uno zaino alquanto pesante..
E quale modello potrei prendere? Avevo preso in considerazione il Nilox X2, ma l'autonomia è bassa, circa 20 km, e poi l'I-Fold 20, ma anche in questo c'è il problema della mancanza di una batteria di ricambio. Io non so quanto possa durare una batteria nuova, non so se mi dura almeno 3 anni utilizzando almeno 4 volte a settimane. Purtroppo sono prodotti che non vengono acquistati dalla massa, quindi ci sono poche recensioni e, se esistono, sono recenti.
Volendo avere la certezza di poter cambiare la batteria, c'è la Tilt di Decathlon, peccato che costi tra i 200 e 250 euro in più rispetto ai due modelli prima menzionati, e che la batteria costi ben 150 euro!

Allora, visto che a quanto pare è possibile sostituire la batteria del monopattino elettrico ES1 della Segway, stavo virando su questo simpatico mezzo di trasporto seppur non totalmente legale.
Mi piace molto perché lo reputo più trasportabile (è sicuramente più leggero sebbene non sia leggerissimo, siamo sui 13 kg) e meno ridicolo rispetto ad una bici con le ruotine. Alla fine se rimanessi col "serbatoio vuoto" penso di dover fare molta meno fatica col monopattino.. non vorrei che la bici elettrica sia pesante come quelle che si possono noleggiare per strada. A proposito, fate attenzione all'i-Fold che è priva di rapporti, di cambio!

Ho anche pensato di prenderne uno "analogica", senza motorino, ma non voglio sudare perchè la uso negli spostamenti legati al lavoro, e quindi alla fine ho desistito.

Tornando al monopattino, considerando che la batteria non riesco a capire dove stia, devo dire che l'autonomia pare buonissima, superiore alla Nilox X2, per cui tanto di cappello.
Il problema è il prezzo: pur avendo due ruotine piccolissime, costa 500 euro, ovvero 50 euro in meno della Nilox. Ce n'è uno anche della Nilox, ma ci porta in giro per soli 12 km.
Non posso rischiare, anche se costa quasi la metà!

Dicevo: non totalmente legale. Effettivamente i monopattini non sono utilizzabili per strada perchè hanno l'accelerometro, cioè non assistono la spinta muscolare, ma fanno tutto loro, proprio come fossero degli scooter. Per cui uno dovrebbe farselo omologare, poi assicurare, registrare alla Motorizzazione, ecc.
Ci son stati casi di multe, però vorrei eliminare un po' di paure, nel senso che è stata multata una donna che lo usava mentre portava in giro il passeggino e poi un signore che aveva attaccato un motore a scoppio...

Alla fine se lo usassimo piano nelle piste ciclabili nessuno ci fermerebbe.
Tra l'altro da settembre a Milano ci saranno monopattini e hoverboard da noleggiare!!!

venerdì 20 luglio 2018

Dubbi sull'antifascismo del questore

Vi ricordate le proteste e gli scontri avvenuti lo scorso inverno nel centro di Torino, di fronte ad un hotel intento ad ospitare un convegno di partitucolo di estrema destra?

Essendo state le proteste antifasciste alquanto 'rumorose', intervenne la polizia e ci furono appunto scontri.

La scorsa settimana, sulle pagine de La Stampa, ha parlato il questore di Torino Francesco Messina.

Leggete bene cosa dice:


Che situazione paradossale venire accusati di essere fascisti! Quando mai poliziotti e carabinieri sono di destra? Non esiste proprio (Uuuuuuuuuuh)!
Loro stavano solo difendendo il diritto di un gruppo politico ad esprimersi. AH AH AH Certo, peccato che si trattava di un partito chiaramente NEOFASCISTA.

Ma pensano davvero che la gente sia talmente CAPRA da non saper usare un minimo di logica?

Ci sta rispondere agli attacchi violenti dei manifestanti, ma parlare di antifascismo perché si è difesa la riunione di un gruppo politico estermista, violento e fascista mi pare assurdo e ridicolo!

Gli spilorci capitalisti criminali di GLOVO and Company

Bell'affare la tecnologia, le app, ecc.
Io son sempre stato contrario alle APP e questa è la prova che avevo ragione!


Ragazzi, non perdete tmepo con sti lavori di merda, non ha senso rischiare la vita senza alcuna assicurazione (tra l'altro), pedalando come dei forsennati per conto altrui pure di notte e pure sotto la pioggia!

Mandate a FANCULO questi SCHIAVISTI e dategli pure TANTI TANTI ma TANTI di quei CALCI NELLE PALLE!!!

giovedì 5 luglio 2018

PERICOLO CICLOPISTA SANGONE (primavera/estate 2018)

Scrivo questo breve post per segnalare due piccoli problemi presenti nella Ciclopista del Sangone a Torino, ovvero quella pista ciclabile che inizia in via Artom (verso Nichelino, di fianco al Palazzetto le Cupole) e prosegue immettendosi in via fratelli Bandiera a Moncalieri.

MAPPA

Ad inizio ciclopista, dove c'è la curvetta verso sinistra, c'è una serie di radici che, complice l'ombra degli alberi, può sbilanciarvi e farvi cadere rovinosamente a terra. Cercate di passarci stando morbidi col corpo.

Dopo, appena diventa più scorrevole e veloce, ecco che sulla destra c'è un buco. Giorni fa era segnalato, ma ora complice la tempesta di ieri sera, non saprei.. Fate davvero attenzione perché lì ci si può arrivare veloci e col buio si fa presto a ribaltarsi!

sabato 26 maggio 2018

L'IMPRESA DI FROOME NON MI HA EMOZIONATO

Ieri pomeriggio, nel tappone tutto torinese del 101° Giro d'Italia, Chris Froome ha sbaragliato la concorrenza vincendo alla grande in maniera epica, o quasi.

Ne parlo perché è stata sicuramente una tappa spettacolare con 4 salite di cui 3 in montagna (la prima è stata la più breve e dolce, ovvero la salita al Col del Lys dal versante della Val di Lanzo, mentre la più epica è stata la 2^, ovvero la salita al Col delle Finestre salendo da Meana di Susa), con anche stupende discese (purtroppo RaiSport ha pensato bene di tagliare la prima parte della prima discesa, mostrando solo la parte finale dalle parti di Rubiana), però sono rimasto insoddisfatto e insospettito per la facilità di pedalata di Froome rispetto a tutti i suoi rivali. Certo, contano le motivazioni e la gestione degli sforzi (secondo me Yates ha puntato troppo su singole tappe senza avere una visione d'insieme), ma uno che compie un'impresa simile come fa ad arrivare in apparenza fresco al traguardo?

Mi piacciono molto le fughe, ma non certo le sue frullate e il suo guardare sempre e solo il computerino.

Stamattina, su RaiSport, i due presentatori, hanno pensato bene di stoppare un discorso molto interessante di un vecchio appassionato del ciclismo d'altri tempi. Ieri e oggi tutti a parlare di impresa epica di Froome. Il signore, presente nella folla a che Susa saluta il Giro (in vista dell'ultimo tappone Susa-Cervinia), non appena ha osato dire che forse la vittoria di Froome non è tutta farina del suo sacco, è stato prima indirizzato a parlare della squadra (ma che centra, ha fatto 80 km da solo!) per poi venire totalmente CENSURATO dai due leccaculo (soprattutto uno, il più giovane) che hanno PAURA di parlare di DOPING, da SEMPRE presente nel ciclismo, non solo professionistico.
Ma non è certo una novità in casa RAI, pensate a Bulbarelli e Cassani.

E ne parlava non a caso, poiché Froome risultò positivo al doping (vedasi articolo del Corriere della Sera del dicembre 2017). Usò il salbutambolo, ovvero un broncodilatatore somministrato agli asmatici. Lui usò il doppio della quantità consentita dalla World Antidoping Agency. Come faccia un asmatico a fare il professionista, poi, è un altro mistero..

Insomma, sul Giro non deve campeggiare, aleggiare o alitare alcun dubbio, alcuna voce sospettosa e fuori dal coro.

lunedì 16 aprile 2018

Migliorare la vita dei rider fattorini

I rider che lavorano per le app del cibo, sono costretti, per campare poco più che dignitosamente (ma forse neanche quello), a lavorare in qualunque stagione, in qualunque orario (soprattutto di sera/notte, direi) e con qualsiasi condizioni meteorologica, pur disponendo solamente di 2 ruote, tra l'altro sottili.

Ora l'opinione pubblica è praticamente dalla loro parte e molti chiedono più diritti, come ad esempio assicurazione, contributi e retribuzione oraria fissa, indipendentemente dalle consegue effettuate.

La FILT CGIL afferma che con l'ultimo rinnovo del contratto del settore logistica, merci e spedizioni, è stata inserita la figura del RIDER. C'è scritto che è un lavoro da DIPENDENTE, con inquadramento e regole. Alla prossima causa sarà più facile ottenere il riconoscimento.

Pietro Ichino, infine, fa presente che con il suo disegno di legge presentato nel 2017 (atto S-2934), si prevede che quando il lavoro non sia qualificabile come subordinato, la retribuzione debba essere corrisposta attraverso la PIATTAFORMA INPS per il lavoro occasionale che comprende assicurazione pensionistica, antinfortunistica e per la malattia.

FONTE: LA STAMPA, venerdi 13 Aprile 2018

giovedì 1 marzo 2018

Come si fa a votare il PD?

Ma come si fa a votare per il PD che ha regalato a Torino l'inceneritore, il grattacielo della banca IntesaSanpaolo e il grattacielo della Regione Piemonte, due obbrobri, col secondo ancora interminato e la cui modalità di costruzione è finita sotto inchiesta!

A livello nazionale come non menzionare i ventennali accordi con Berlusconi (ricordate cosa disse Violante in Parlamento?), la sfilza immensa di sindaci indagati, condannati, ma anche di Comuni sciolti per mafia (come quello di Brescello, al Nord!).

Tornando a livello locale (ma non solo, visto che i costi miliardari ricadono, per fortuna, su tutto lo Stivale), come non pensare al TAV Torino-Lione, ritenuto finalmente dopo 25 anni inutile visto il calo del traffico. Anzi, no, il governo dice SI, andiamo avanti coi lavori. Ma quali lavori? Hanno scavato solo il tunnelo geognostico. Tranquilli, nel 2200 forse ci sarà!

Torniamo a parlare di Italia nella sua interezza. Mi è venuto in mente ad esempio il JOBS-ACT, ovvero l'ennesima riforma del lavoro a favore dei capitalisti e a svantaggio come sempre della fascia più povera e disperata in cerca di uno straccio di lavoro che ora, potrà essere cacciata entro 3 anni dall'assunzione senza alcun problema perché è stato abolito l'articolo 18. Ma il PD non era di Sinistra?

O pensiamo alle banche? All'interesse e al conflitto di interesse del sottosegretario Boschi, visti i ruoli di padre e fratello nella Banca Etruria?

Se siete incazzati con la famosa ministra Fornero, sappiate che il PD votò compatto il pacchetto SALVA-ITALIA.

Basta, mi sono stufato.

venerdì 2 febbraio 2018

Una bella notizia per Torino

Non centra con le bici, ma..


Anzi, due belle notizie:

  

giovedì 11 gennaio 2018

Esperienza pessima con GoBee.Bike a Torino

Il 3 gennaio ho preso per la prima volta una delle tante bici verdi della GoBee.Bike qua a Torino.

La prima bici di questa mia nuova esperienza l'ho trovata dopo un lungo girovagare, anche se pensavo ci volesse meno tempo.

Mi spiego meglio: esco di casa guardando la mappa dell'app. Niente da fare, nei paraggi di casa mia manco una bici. Prendo l'auto e vado in corso Cosenza.

Ce ne sono due, così se una non va o è sporca, prendo l'altra.
Attenzione: l'app dice, ma solo una volta lì me lo dice (che fregatura!), che entrambe non funzionano. Eppure mi sembrano integre. Che fare? Non mi resta da fare altro che riguarda la mappa sperando di strabuzzare gli occhi alla vista di una bella biga verde! Uhm.. ce ne sono due, una via Albenga e una in piazza Galimberti.
Altra fregatura: la prima è chiusa dentro un cortile privato! Ma puoi??? Ovvio che no, ma tanto non controlla nessuno a quanto pare! Quella della piazza per fortuna è libera e funzionante, anche se veramente pesante.

Il ritorno lo compio con questa bici ma preferisco fare un bel pezzo a piedi verso l'auto, che arrivare con la bici lì, perché davvero non ce la faccio più, troppo pesante.

Spesa totale: €1 per 38 min all'andata e anche al ritorno.

Nei giorni successivi ricontrollo per curiosità la mappa e noto la scarsità di bici verdi nel mio quartiere (Mirafiori/Lingotto) e la presenza di alcune di queste dentro cortili e aree private. Quindi scrivo all'assitenza, mi ringraziano ed effettivamente poi una che stava in via Voli, l'hanno poi messa sul marciapiede.

Ma sapete cosa ho notato? Che ci sono alcune bici verdi disponibili, non presenti sulla mappa! Ma com'è possibile, visto che hanno tutte il GPS?

Ieri, 10 gennaio, riprendo una bici della GoBee.Bike: la trovo vicino a casa mia e si sblocca subito. Questa mi pare molto più veloce dell'altra, strano ma vero.
Pedalo tranquillo, non mi affanno perché tanto ho capito che è inutile e controproducente (leggasi sudore, anche perché non sono certo vestito da ciclista!).

La poso, faccio quel che devo fare, vedo che ho speso 50 cent anche se ho impiegato meno di mezz'ora (praticamente appena superato il primo minuto, si paga sempre e comunque 50 cent, mentre pensavo che la prima mezz'ora o fosse gratis o costasse meno a seconda dei minuti effettivi! Fregatura!). Poi la riprendo, si sblocca subito, riparto e via.

Mi rifermo dopo 7 minuti per una commissione. E cosa noto? Altri 50 cent volati via.
Fanculo pezzi di merda! La riprendo..e invece no, sti pezzi di merda non me la fanno sbloccare. SENZA MOTIVO!!! Funzionava perfettamente fino a 10 minuti prima!!!

Allora cosa faccio? Mi incammino, essendo completamente appiedato grazie a questi PEZZI DI MERDA e vado fino in via Tunisi da via Zini. La trovo, si blocca, torno a casa, si illuminano le lucine, et voilà, sono arrivato.

Bene, ce l'ho fatta.
Stamattina volevo riprenderla, sì-sì, proprio quella presente sotto casa mia, e invece no, non mi è stato possibile perché l'app non me la dava disponibile, AH AH AH, ma cooome?? L'ho usata ieri!!!!

Vabbé, andate a piedi che con sti qua tanto a piedi prima o poi ci restate.