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lunedì 15 aprile 2013

#01 2013 BDC: To-Moncalieri-Pecetto-Chieri-Superga

Ieri pomeriggio ho fatto il primo giro della stagione nella collina di Torino:

da corso Moncalieri sono salito al castello di Moncalieri, per poi prendere Strada Revigliasco che mi ha portato fino a Pecetto Torinese. Da qui ho preso la strada che con vari sali scendi, rettilinei e curvoni, porta a Chieri (Strada Chieri/Viale Cappuccini). Qui ho svoltato a destra prendendo le strade che, si può ben dire, costituiscono una circonvallazione interna/urbana della città (via Fasano, via Battisti, piazza Europa, via Bogino, corso Matteotti), per poi salire verso Superga attraverso Strada Valle Pasano (QUI un tratto del pezzo più ripido), mentre negli anni scorsi ero salito e sceso da Strada Baldissero (QUI).  Inizialmente sembra salire in maniera blanda, poi invece c'è un bel tratto abbastanza lungo e ripido.

Poco dopo aver scollinato, ci si immette in via Baldissero, cioè la strada che arriva da Valle Ceppi (QUI). Ora la strada è quella già fatta 2-3 volte da me nel 2011-12, e dato che stiamo per arrivare nella zona di Superga, la strada non può che salire in maniera più costante (con un bel pezzo ripido, QUI). Ad un certo punto noterete un bivio in zona Tetti Chiapasso: ambo le strade vanno bene per giungere in via Superga, ma svoltando a destra si scende per un po' di metri e quindi poi si è costretti a recuperare il dislivello, però ne vale la pena, perché si entra per così dire in una piccola valletta verde sita sotto Baldissero (da qui è molto bella la strada che da Baldissero prosegure verso Superga: pendenza costante, ottimo asfalto, si può andare veloci).

Finalmente siamo vicini al parco della collina di Superga, intorno a noi solo alberi, un po' d'ombra e prima di un altro bivio una leggera discesa. Al bivio, anzi quadrivio, abbiamo diverse opzioni: io ho svoltato a destra girandomi di 180° per salire verso la panoramica (strada Palucco, QUI), ma si può benissimo svoltare a destra poco oltre in via Superga, la strada classica, via Superga, che porta poi alla basilica (dotata, incredibile ma vero, di un marciapiede abbastanza largo che può usare chi va piano in bici o non è avvezzo all'uso della strada perché bimbo o con prole o impaurito dal traffico;a sinistra invece si scende a Baldissero o volendo a Rivodora).

Strada Palucco è piena di sabbietta (almeno ora) e sconnessioni di vario tipo (ma non è una novità, è così da quando la conosco, quindi all'incirca dal 2004!), come potete vedere poco sotto. A parte ciò è ripida e porta alla panoramica. Una volta giuntivi è inutile dirvi che strada fare (a destra per la basilica, a sinistra per Pino, da Pino poi io ho preso le strade che portano a Pecetto: via Folis, via San Felice, via Rosero, Strada Rosero. Attenzione però, ci sono dei tratti ripidi con curve quasi a gomito in zona Rosero, per cui non fatevi prendere troppo dalla gioia sbarazzina in discesa).

Conclusione: è un giro che consiglio di fare in autunno e primavera (in estate si schioppa e per schioppare preferisco farlo in montagna, inoltre non ci sono fontanelle se non in zona Superga), non in inverno, se non magari usando copertoni più larghi, perché certi tratti ripidi in discesa possono essere pericolosi se alla sabbietta, ghiaietta e alle buche aggiungiamo dei rivoli d'acqua seppur di modesta entità - poi vabbè, a me è capitato di fare quel tratto in discesa di cui sopra sotto un diluvio allucinante in piena estate..!). E' un giro che se fatto in 2 giorni può consentire a qualsiasi cicloturista di bearsi delle bellezze della nostra collina: il verde, la tranquillità di certe zone, valli, anfratti, la bellezza di Pecetto e Chieri, ecc., e, se fatto invece in una mezza giornata, è un ottimo allenamento per volenterosi neo-grimpeur date le numerose salite e strappi degni di nota :)

Il tempo è stato qualcosa di incredibile, un sole pazzesco, picchiava forte, sembrava luglio e ci voleva la crema solare!

Note dolenti:

buche, tante buche! Buche, che non sono certo comparse soltanto quest'inverno, nell'ultimo tratto in salita che porta a Pecetto (QUI):


Non mancano, come detto prima, anche in zona panoramica (strada Palucco).

Poi, non si capisce il motivo e di sicuro non capirò neanche le eventuali giustificazioni, la presenza lungo la panoramica di Superga di un ritrovo di auto sportive che rovinavano l'amena strada e ambientazione (si attraversa un parco protetto!) coi loro motori inutilmente rombanti. Chissà se dobbiamo ringraziare l'ente parco o il comune di Pino Torinese?

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