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sabato 29 dicembre 2012

Torino: via Po e via Roma zone pedonali?


Incredibile! Al momento quasi 8 torinesi su 10 sono favorevoli nella trasformazione di via Roma e via Po in vie ciclopedonali (come via Carlo Alberto, via Garibaldi, via Lagrange)!

Non oso immaginare che libidine sia percorrere (piano!) queste vie sgombre dalle scatolette puzzolenti! Esprimete il vostro giudizio cliccando QUI.

Nello stesso momento, però, i commercianti di via Arcivescovado si scagliano contro la pista ciclabile di quella vita del centro, perché "toglie posti auto".

venerdì 28 dicembre 2012

Percorso cicloturistico Torino - Piemonte: Corona di Delizie


L'anno scorso avevo iniziato, proprio in questo periodo, a cercare strade e stradine per realizzare un giro ad anello intorno a Torino, denominato dalle istituzioni "Corona di Delitiae" (rappresentata a suo tempo nella raccolta delle residenze sabaude chiamata "Theatrum Statuum Sabaudiae"), il cui scopo è vedere da vicino, in una volta sola e senza l'uso dei mezzi a motore, i vari parchi e castelli che cingono la città.

giovedì 27 dicembre 2012

Buona catena per legare le bici

Quando si hanno più di due bici, non basta più quella vecchia e pesantissima catena, anche perché più di due in cantina non ce ne stanno, così bisogna trovare un'altra catenazza per le bici che finiranno nel box del garage.

Da Decathlon vendono questa a 39,95 euro (fate 40 no?). Marca ABUS. Nella descrizione c'è scritto che serve per legare due bici in un ambiente ad alto rischio!
Dato il prezzo dovrebbe essere buona, ma dalla foto e dal video si vede soltanto il rivestimento esterno e inoltre nel video viene usata per legare la bici all'aperto, quindi probabilmente non è pesantissima. L'importante è che il ferro sia spesso!

Altrimenti, sempre da Decathlon, c'è quest'altra a 25,45 euro (miii che precisione!). Senza marca ma risulta essere uguale, in quanto a spessore, alla precedente, difatti la descrizione non cambia.

Le conoscete?
Me le consigliate?
O avete marche che prediligete?

lunedì 24 dicembre 2012

Non solo lettere contro le bici

Chi è di Torino sarà a conoscenza della battaglia tutta verbale e cartacea fra pedoni e ciclisti, battaglia che compare sulle pagine della cronaca torinese del quotidiano La Stampa, attraverso la rubrica Specchio dei Tempi.

Io ne ho parlato varie volte, e da una parte leggiamo di gente indignata per l'uso senza alcun limite delle bici sui marciapiedi, dall'altra parte leggiamo di gente, poca a dir la verità, che difende queste piccole trasgressioni perché le piste ciclabili sono troppo strette o attraversanti incroci pericolose.
Io, le piste ciclabili, le trovo delle gabbie, dai sono ridicole: strettissime, per nulla protette, sembrano fatte giusto per togliere le bici dalle corsie riservate ai mezzi a motore, non per aiutare i ciclisti, ma siamo in Italia, la nazione col più alto numero di autoveicoli a persona (alla facciazza della crisi sbandierata ai 4 venti da vent'anni di fila).

Per fortuna però negli scorsi giorni è uscito un trafiletto dello scrittore Alessandro Perissinotto nella sua rubrica chiamata Splendidi quarantenni che compare all'interno dell'inserto TorinoSette, che esce ogni venerdì mattina.

Vediamo i punti cruciali del suo scritto:
"La parola sopruso ha perso completamente il proprio significato, per via dell'abitudine stessa a subire soprusi, senza poter dire basta.
Sopruso numero 1: Colle del Lautaret, da due giorni è vietato ai mezzi pesanti. .. Ho le gomme da neve, i pannelli luminosi indicano che il colle è transitabile. Dopo quaranta minuti sono costretto a fermarmi: un tir senza catene è di traverso e la targa non è italiana. Tiro un sospiro di sollievo, poi l'autista scende, parla e parla italiano. Vergognandomi di condividere la nazionalità con quell'imbecille, mi allontano.
Sopruso numero 2: Parcheggio la moto vicino all'Università, negli appositi spazio, e quando esco la moto è rovesciata su un lato, a terra, con i due specchietti rotti! Il conducente dell'auto davanti deve aver fatto una retromarcia un po' avventurosa. Cerco invano un bigliettino di scuse.
Sopruso numero 3: Una signora in via Ferrari sta parcheggiando sul passo carraiao della Mole. Osservo distrattamente poi guardo lo slancio che la signora dà, in retromarcia, alla sua VW. Le grido di fare piano, ma è troppo tardi: assesta un colpo deciso all'auto dietro, una Ford arancione d'epoca tenuta come un gioiellino. Lei scende e si allontana senza neppure verificare il danno. Le chiedo di lasciare un bigliettino e lei protesta dicendomi che non è affar mio. Prendo la targa e lei cerca di impedirmelo gridandomi contro: "Ma che razza di cittadino è?"
E' vero, come italiano medio sono un disastro. Vorrei chiederle: ma con quale diritto noi italiani possiamo pretendere che i nostri politici siano più onesti e rispettosi di quanto, mediamente, lo siamo noi?2

Avete notato? Tre esempi e in tutti e tre di mezzo ci sono guidatori di mezzi a motore.

venerdì 7 dicembre 2012

Bici in via Garibaldi a Torino. L'ignoranza di Silvia Costamagna

Leggo su La Stampa del 5 novembre 2012 (la data non conta molto, essendo un tema senza tempo) che tale Silvia Costamagna si lamenta della presenza di ciclisti menefreghisti in quel di via Garibaldi nonostante sia una via pedonale.

Ebbrava la mia ignorantona. Eh sì, è proprio un'ignorantona perché per legge (e la legge non ammette ignoranza) via Garibaldi è transitabile anche dalle bici (ah, ovviamente non scriverà mai una lettera per lamentarsi della presenza ingombrante e incessante di auto e furgoni dei commercianti e fornitori), ovviamente variando la velocità in base al traffico pedonale, per cui se i ciclisti zigzagano ad alta velocità fa bene a lamentarsi.

Per il codice della strada i ciclisti non possono pedalare sui marciapiedi, e lei si lamenta di questa usanza (in via Sacchi, pur essendo vietato, viene comodo farlo perché è molto largo e poco trafficato dai pedoni), così come quella di scaldarsi/arrabbiarsi troppo con gli automobilisti per ogni nonnulla, ma forse non comprende che una bici può ferire un pedone (lo può uccidere soltanto se la bici arriva ad alta velocità da una discesa, e purtroppo è capitato in almeno un caso a Torino all'interno del parco collinare della Rimembranza/Colle della Maddalena), mentre un'auto contro una bici può ferire gravemente e anche uccidere il più debole, cioè il ciclista.

Questa facile differenza non campeggia nelle teste di molti, come mai? Come si può equiparare la bici all'auto? Eppure se io taglio la strada ad un'auto e cado, è colpa mia e sono cavoli miei che tanto sono io ciclista mi faccio male, ma se io subisco questa manovra da parte di un'automobilista, a differenza del caso precedente, oltre ad essere vittima di un torto sarò anche vittima fisicamente perché rischio davvero di cadere e quindi di farmi male.

L'auto è violenza, anche i pedoni lo sanno, ma i pedoni scrivono ai giornali solo per lamentarsi delle bici! Mah, sarà mica un complotto?

Aeroporto Torino Caselle, le strade danno un brutto benvenuto

Raccordo Torino-Caselle, gratuito, per arrivare all'aeroporto di Caselle Torinese, ottimo, ampio parcheggio e segnaletica chiara, ottimo!, facile arrivarci e tornare in città (o andarci) anche per il collegamento di questo raccordo/superstrada con la tangenziale e con le autostrade (A4 e A5), ma c'è un ma grande come una casa:

purtroppo, appena usciti dall'aeroporto, ecco che i guardrail che costeggiano la stradina che ci immetterà nel raccordo sono completamente devastati, è una visione bruttissima che può portare gli stranieri a pensare che nel Sud dell'Europa si guidi male e che sia quindi pericoloso viaggiare per strada. Beh, è vero, ma trovarsi la conferma appena atterrati non è proprio il massimo..
Inoltre, sempre questa stradina (eccola), chiamata Strada dell'Aeroporto (da non confondersi però con un altro tratto denominato nella stessa identica maniera), essendo a doppio senso di marcia avrebbe bisogno nel punto linkato sopra di maggiori segni-segnali inequivocabili, infatti l'uscita della SP2/raccordo TO-Caselle può essere facilmente preso in contromano da qualche ubriaco, perché vi è il solo segno di divieto bianco su sfondo rosso, mentre secondo me ci sarebbe bisogno di una barriera e di un jersey giallo (ce l'avete presente?) con freccia verso destra su sfondo blu.

giovedì 29 novembre 2012

Ciclista sotto la neve

Molto carina questa foto di un ragazzo in bici sotto una bufera di neve, anche se sicuramente ad altezza uomo sarebbe stata di maggiore impatto, magari per via della sua espressione facciale.

Fonte: Ansa. Città: sconosciuta

sabato 10 novembre 2012

Wiggins si fa male e la gente se la prende coi ciclisti

Ogni volta che sulla Gazzetta dello Sport c'è un articolo riguardante incidenti in cui son rimasti coinvolti dei ciclisti, ecco il profluvio (bello sto termine, eh?) di commenti contro i ciclisti, non quelli coinvolti, ma in generale.

Ora è il turno di Bradley Wiggins, fresco vincitore del Tour de France e medaglia d'oro alle Olimpiadi 2012 di Londra, che qualche sera fa s'è scontrato con un gipponcino appena uscito da una stazione di rifornimento. Era sera, non aveva le luci, però era seguito dal suo team in un van. Potete leggere il racconto dell'accaduto QUI.

Bene, ma ora leggiamo alcuni caustici commenti:

"Sarebbe ora finalmente che quelli a due ruote stessero molto piu´ attenti e rispettososi invece !!!!!!!!!!!!!!!"

Rispettosi degli instacolati inquinatori e assassini? E tutti sti punti esclamativi?
Ma se un'auto passa col rosso o svolta senza freccia è pericolosissima, se invece le stesse cose le fa una bici non succede niente, al massimo si fa male il ciclista e caxxi suoi, no?

Poi:

"perchè invece i ciclisti non imparano il codice stradale? invece che semafori rossi, stop, incroci per loro non esistono ma passano sempre, è quella la fine che devono fare. ed io abitando in liguria sono molto contento che quest'anno il giro ci tagli fuori"

"Molti automobolisti-e anche esteri sono dei criminali, ma per quel riguatda l' Italia basta andare in giro e filmare le decine di infrazioni che commettono i ciclisti indigeni per rendere testimonianza di quanti pazzi a 2 ruote ci siano: quelli che passano con il rosso, quelli che passano sui marciapiedi, quelli che vanno a gruppi.... Naturalmente il campione inglese e' stato solo molto sfortunato ed e' una vittima di una disattenzione."

Cavolo, quelli che vanno a gruppi, che pericolo, rischiano di uccidere 10 bambini al minuto, LOL

Comunque non sono tutti di questo tenore, ci sono anche molti commentatori che si lamentano della pericolosità delle strade e dell'aggressività degli automobilisti, ma io dico sempre che non è colpa loro, è il mezzo che cambia le persone.

lunedì 5 novembre 2012

Luci d'Artista 2012 a Torino

QUI, su Google Maps, potete vedere dove sono ubicate le installazione di LUCI D'ARTISTA 2012 a Torino!

domenica 4 novembre 2012

App per BDC e MTB

Un mio amico, che a differenza mia è munito di smartphone, mi ha appena linkato questa pagina web di AmicoInViaggio dove vengono elencati un po' di APP

C'è, ad esempio, B.iCycle che fa da GPS, registra tutto, traccia, velocità, calorie consumate, ecc.
MyTracks fa all'incirca la stessa cosa e consente di condividere subito i propri dati con gli amici di Feisbuc. Bike Repair, invece, ci dice come fare manutenzione ed effettuare varie riparazioni, quindi no more panic!

mercoledì 31 ottobre 2012

Correre per spazzare via la muffa

Lunedì sera, dopo alcuni giorni di totale "poltronismo" che rischiava di sprofondare nella cronicità con conseguenti muscoli semi-atrofizzati, sono andato a fare una corsetta (negli ultimi tempi ho corso per quasi 80 km, ma dopo una sofferta garetta son stato costretto a diminuire la fatica per un fastidio imprecisato ad una coscia) e, stupito dal non sentire un granché freddo, e anzi ringalluzzito dall'aria fresca, mi è subito comparso un bel sorriso!

Quindi io vi invito a correre o a pedalare anche se fa freddo.. vabbé non oggi che piove e ci son 5 gradi, ma non abbiate paura dell'inverno, è bello correre anche nella neve e questo movimento all'aria aperto ci toglie la muffa anche dentro il cervello!

martedì 30 ottobre 2012

Bici d'inverno: come vestirsi.

E' arrivato il freddo, ma ciò non vuol dire che sia impossibile pedalare, infatti sia al mattino che al pomeriggio la luce sa essere magica.

Per andare in bici col freddo basta comprare i giusti capi, vietato ovviamente coprirsi troppo ed in modo goffo: cappelli di lana, guanti spessi da passeggio urbano, improbabili sciarpe fantozziane, calzamaglie non sportive, stivali, ecc.

Ciò che vi serve è: 

1) un sottocasco come questo (€26), che ripara le orecchie;
2) un berretto multiuso come questo (€8), felpato, da usare per coprire gola e/o bocca,
3) una canotta traspirante come questa (€35-40), che vi faccia evitare il più possibile di avere la schiena bagnata dal sudore (evitate le canottiere di lana, all'inizio non soffrirete forse il freddo, ma poi ve ne pentirete di averla indossata);
4) un paio di guanti lunghi Thermolite come questi (€15);
5) una calzamaglia in, fra le altre cose, termofelpa. Le trovate anche a €45.
5) un paio copriscarpe come questi (€20-25),van bene anche su scarpe normali da ginnastica.

Bene, ora siete a posto! :)

Visita il mio nuovo blog sulle Langhe e il Piemonte

venerdì 19 ottobre 2012

Problema La Mandria

Questa mattina ho fatto un giro abbastanza vasto e mi sono recato, fra i vari posti, al Parco La Mandria di Venaria Reale. Alcune strade sono chiuse per il "pericolo caduta alberi", e mi è stato impossibile raggiungere la Villa dei Laghi che avrei tanto voluto vedere, invece i sentieri veri e propri che mi sarebbe piaciuto percorrere, sono (probabilmente da sempre) vietati anche ai pedoni.

Una nota positiva la merita l'offerta ai turisti di mezzi trasporto, infatti ci sono svariati bici e anche piccole automobili elettriche.

C'è però una nota davvero negativa: intorno alla Reggia di Venaria e ai suoi giardini, ecco che al posto di alcuni campi, fra cui uno bellissimo di girasoli, hanno devastato tutto per fare, immagino, dei posteggi per le automobili. Praticamente il nostro tipo di turismo culturale (?) per tirare avanti deve mostrarsi attraente agli occhi della massa intiera che vive solo dentro le auto. Per ammirare il verde (l'arte e altro) all'interno di un sito, ecco che ciò che sta all'asterno non è di fondamentale importanza e deve piegarsi al nostro schifoso stile di vita distruttivo.

domenica 14 ottobre 2012

Traccia giro Trana-Giaveno-Provonda

Su Dropbox trovate la traccia .KML del giro ad anello Trana-Giaveno-Provonda (Val Sangone), di cui parlai il 20 luglio 2012.


giovedì 11 ottobre 2012

BDC collina Torino - Asti: giro chiese romaniche


Nei prossimi giorni proverò un percorso stradistico (ma se avete una vecchia MTB o una MTB da XC è possibile percorrere alcune strade sterrate e più avanti cercherò di realizzare un anello solo per MTB!) che valicherà il confine della provincia di Torino per giungere nelle colline astigiane (ricordo che da ragazzino, quando vidi il cartello della provincia di Asti che dava il benvenuto un po' mi emozionai perchè voleva dire che feci più strada del solito, tra l'altro prendendo strade a caso com'ero solito fare): il filo conduttore sono e saranno le chiese romaniche (in primis l'Abbazia di Vezzolano da cui parte anche un bel sentiero) che da secoli sono una piccola e pregiata caratteristica.

I paesi toccati sono i seguenti:

Andezeno e la chiesa di San Giorgio;
Marentino e le chiese di Santa Maria e di San Giorgio (a Vernone);
Moncucco Torinese e le chiese di San Giorgio (a Vergnano), di San Giovanni Battista e di Sant'Eusebio (verso Albugnano);
Berzano San Pietro e la chiesa di San Giovanni;
Albugnano, la chiesa di San Pietro e l'Abbazia di Santa Maria di Vezzolano;
Castelnuovo Don Bosco e le chiese di Santa Maria di Cornareto (verso Albugnano) e di Sant'Eusebio.
Il giro potrebbe allungarsi toccando Aramengo.

Il giro dovrebbe essere di circa 40km.

Chi vuole può unirsi a me per compiere dei giri "test", cioè di prova!
Lasciate un commento, grazie.

martedì 9 ottobre 2012

Bici di notte, tutti senza fari: cosa dice il codice della strada

A volte mi piace girare per la città in bici di notte, luoghi che prima risultano banali e monotoni si trasformano, il traffico cessa, il numero di persone con esso, per cui si sta molto bene (eccetto qualche disperato in auto che sfreccia in pieno rosso..).

Però sono tanti i ciclisti urbani che girano senza alcun faretto (ieri notte ne ho contati una decina) e anche senza dei catarinfrangenti-catadiottri! Non si fa-non si fa, è pericolosissimo, se un'automobilista vi becca non pensiate di essere dalla parte della ragione, infatti il Codice della strada prevede che le bici possano circolare di notte soltanto se sono dotate "anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi; inoltre sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati" (art, 68-1-c).

E' un po' esagerato. Infatti a che servono i cat. sui pedali e sui lati se ad esempio si dispone di 2 o meglio di 4 luci led bianche e rosse? La bianca (o gialla) davanti, la rossa dietro, poi le altre, sempre di ambo i colori che danno sui lati. Ecco, in questa maniera penso che nessun vigile vi multerà, ma soprattutto sono sicuro che tutti vi vedranno.
Attenzione però alle singlespeed e alle bici a contropedale se le possedete, infatti ogni bici deve avere un impianto frenante atto a bloccare tutte e due le ruote..

Fuori città, invece, è obbligatorio anche il giubbetto giallo o arancione riflettente, identico a quello che da qualche anno siamo obbligati a tenere nell'automobile.

lunedì 8 ottobre 2012

Bici pazze dal mondo

Le bici più strane del momento sono sicuramente queste:


L'auto-bici della Mercedes, telaio da F1, diciamo, ruote da strada con quelle posteriori giganti in stile biciclo dell'800, joystick al posto del volante.. ma non si pedale, infatti è un'automobile elettrica.


Bicymple. Cioè bici-semplice, infatti non ha: catena, rapporti e freno posteriore e presenta i pedali sul perno della ruota posteriore. La si può definire snodabile, ma il passo è corto, le ruote sono praticamente attaccate. Sarebbe bello vedere come va in discesa, come si può curvare. Probabilmente è stata studiata per gli spostamenti urbani e basta.


Una bici ancora più assurda è questa: la Fliz. Il telaio sta sopra la nostra schiena a cui siamo legati, non presenta pedali..e non si sa dove poter poggiare i piedi. Mah


E visto che fra pc e telefonini la gente comunica ma in separata sede, alienandosi dalla comunità, ecco che è stata inventata una multibici definita come "conference bike": svariate ruotine e tante selle/sedie con in mezzo un tavolino per poter discutere spostandosi.

mercoledì 3 ottobre 2012

KML dell'itinerario Torino-Superga-Rivodora-Torino

Clicca QUI per scaricare il file .KML del percorso Torino-Superga-Rivodora-Torino

Riguarda l'itinerario che avevo descritto con dovizia di particolari il 27 febbraio 2011

martedì 2 ottobre 2012

Orbassano-Rivoli. Come salire al Castello di Rivoli


Dopo il file .kml di ieri sul giro dei Laghi di Avigliana, oggi ecco un altro file per arrivare facilmente al castello di Rivoli. Il percorso è basato solo sull'andata e presenta alcuni bivi.

Cliccate QUI (Dropbox)

QUI, invece, son segnate anche i tratti da fare per il ritorno.

lunedì 1 ottobre 2012

BDC: Giro dei Laghi di Avigliana. Google Maps + Google Earth


Andare ai Laghi di Avigliana è un classico per tutti i ciclisti torinesi, anche per chi fa pochi chilometri (ci andavo da piccolo con mio padre con bici assolutamente inadatte a lunghi giri), talmente un classico che ovviamente ne avevo già parlato QUI.

Però ora, avendo da pochi giorni rifatto questo giro, ho tracciato l'itinerario su Google Maps, potete vederlo cliccando QUI. Ma potete anche scaricare il file .KLM, da inserire nel vostro GPS, cliccando QUI (Dropbox).

Perchè questo? Perchè ci sono alcuni bivi e alcune stradine che è meglio tenere memorizzati non solo in testa, perchè gli "svarioni", intesi come dimenticanze o sbadatezze, capitano sempre :)

Ah, parlavo di bivi: a Sangano, per andare verso Trana-Avigliana, potete o prendere la strada principale (rettilineo molto trafficato da cui passano anche diversi tir), oppure la strada della collina morenica che sale a Villarbasse e tocca Reano. Nel file trovate tutto.

domenica 30 settembre 2012

Paolo Bettini e la Gazzetta per il GIRO 2013


Dalle 13.40 alle 14.45 collegatevi al sito della Gazzetta dello Sport, per scoprire in diretta streaming (da Milano) le varie tappe del Giro d'Italia del 2013! Le presenterà Paolo Bettini, ct della nazionale.

Ma una cosa è certa: il 25 maggio la penultima tappa approderà alle Tre cime di Lavaredo (pendenza media del 7,5%, massima del 19%, nella seconda parte la media è del 12%)!
La 15^ tappa invece sconfinerà in Francia, precisamente sul Galibier (per la prima volta!), dopo che la carovana sarà passata per Cesana, Susa, Moncenisio, Valle d'Arc, Saint Michel de Maurienne, Col du Telegraphe e Valloire.

Sono passaggi, salite, cime, vette tutte piene di storia, di grandi personaggi degli albori e dei nostri tempi, stacchi impressionanti, crisi psifo-fisiche e anche tanta terra mista sudore quando le strade non erano ancora asfaltate. Sofferenza pura per poi godere in modo.. puro dello spettacolo della natura e della propria prestazione sovrumana..

Ma ecco finalmente l'elenco completo delle tappe, per un totale di 3mila 405 chilometri (e ben 4 tappe che passano per il mio Piemonte)!
1ª tappa - 4 maggio NAPOLI - NAPOLI 156 km
2ª tappa - 5 maggio ISCHIA - FORIO (crono a squadre) 17,4 km
3ª tappa - 6 maggio SORRENTO - MARINA DI ASCEA 212 km
4ª tappa - 7 maggio POLICASTRO BUSSENTINO - SERRA SAN BRUNO 244 km
5ª tappa - 8 maggio COSENZA - MATERA 199 km
6ª tappa - 9 maggio MOLA DI BARI - MARGHERITA DI SAVOIA 154 km
7ª tappa - 10 maggio SAN SALVO - PESCARA 162 km
8ª tappa - 11 maggio GABICCE MARE - SALTARA (crono individuale) 55,5 km
9ª tappa - 12 maggio SANSEPOLCRO - FIRENZE 181 km
13 maggio Giorno di riposo
10ª tappa - 14 maggio CORDENONS - ALTOPIANO DEL MONTASIO 167 km
11ª tappa - 15 maggio TARVISIO (Cave del Predil) - VAJONT 1963/2013 (Erto e Casso) 184 km
12ª tappa - 16 maggio LONGARONE - TREVISO 127 km
13ª tappa - 17 maggio BUSSETO - CHERASCO 242 km
14ª tappa - 18 maggio CERVERE - BARDONECCHIA 156 km
15ª tappa - 19 maggio CESANA TORINESE - COL DU GALIBIER (Valloire) 150 km
20 maggio Giorno di riposo
16ª tappa - 21 maggio VALLOIRE - IVREA 237 km

17ª tappa - 22 maggio CARAVAGGIO - VICENZA 203 km
18ª tappa - 23 maggio MORI - POLSA (cronoscalata individuale) 19,4 km
19ª tappa - 24 maggio PONTE DI LEGNO - VAL MARTELLO /MARTELLTAL 138 km
20ª tappa - 25 maggio SILANDRO/SCHLANDERS - TRE CIME DI LAVAREDO (Auronzo di Cadore) 202 km
21ª tappa - 26 maggio RIESE PIO X - BRESCIA 199 km

sabato 29 settembre 2012

L'anima della collina di Torino, domani a Marentino e Gassino

Oggi e domani (azz, piove) a Marentino, ovvero nel cuore della bella collina torinese, c'è la Fiera del Miele, per la precisione la 17^ edizione! Ma non ci sarà solo il miele fra i protagonisti, infatti ci saranno visite e workshop sui rebus e graffiti (altro vanto del piccolo Comune) e anche sul riciclo.

Quindi.. alimentazione biologica, arte e ambiente!

Sono davvero contento nel leggere le iniziative dei paesi posti dietro la mia città, che aumentano l'anima che la collina possiede già di per se.

Ah, domani ci sarà anche una camminata (dal nome "La collina che vogliamo") sui sentieri che rischiano nel prossimo futuro di imbattersi nell'abominevole Tangenziale Est di Torino.. Una camminata da compiere col cuore in mano, prima che la mano di uomini avidi di soldi e cemento, ce lo distruggerà.
Tel: 3492981451

Ecco perchè si va in bici

C'è chi in preda all'egocentrismo dettato/comandato dalla società compie sempre gli stessi giri per testare le proprie prestazioni, per migliorare i tempi, ecc., ma c'è anche chi ha capito (molto spesso da sempre) che il bello della bici è (anche) il poter vedere in altra maniera tanti luoghi, e la usa perchè vuole immergersi in nuove atmosfere.

C'è poco altro da dire, mi sembra inutile aggiungere altro.. la mia ragione dell'andare in bici consiste proprio in questo: cercare strade alternative per entrare come in nuovi mondi. Veloce? Lento? Bravo? Scarso? Poco importa!

venerdì 28 settembre 2012

300km di coda


In Brasile ci sono città in cui è possibile ammirare lo spettacolo di 300km circa di code stradali, tutto ciò grazie alla crescita economica che ha portato tanti bei soldi alle famiglie che hanno fatto il pieno di automobili convinti di ottenere libertà! Ma quale libertà? Quella di andare a lavorare lontanissimi da casa per rimanere bloccati in mezzo ad altre scatolette col motore?

Gli unici a guadagnarci sono gli industriali e gli Stati (tasse, imposte).

Aumentano i soldi, ma diminuisce il benessere, eh sì, perchè da veri patriarcal-capitalistici siamo convinti che il benessere faccia rima con una maggiore quantità di cose possedute (che tristezza, non vi sentite degli animali il cui unico scopo è quello di prendere più cibo possibile? Non c'è niente di diverso dalla loro banalità naturale, non sentitevi superiori se al posto delle ghiande e bacche collezionate auto, orologi, case, iphone, ecc.), quando invece dovrebbe consistere nel poter fare ciò che ci fa vivere serenamente, ma se siamo obbligati a partecipare a quest'abbuffata innaturale, antivita, costosa ed inquinante, si è solo complici di un omicidio planetario, altro che crescita del benessere.
Tutte balle dei potenti che vi comandano attraverso quello schifoso mezzo che si chiama TV.

Collina Torino e Rivalta-Rivoli: condizione delle strade

Ci sono buone notizie per la collina di Torino: grazie alla corsa ciclistica "Milano-Torino", tornata ad esistere dopo 5 anni di archiviazione, l'ultimo tratto di salita che porta alla basilica di Superga è stato riasfaltato! Finalmente, era da un sacco di tempo che la condizione era scandalosa!!!

Brutte notizie invece in quel di Rivalta di Torino: la ciclopista che dal "Villaggio Aurora" porta a Rivoli (stradina parallela alla Strada Antica Rivoli-Rivalta) è in un tratto invasa dalla terra, quindi ocio se ci passa con la specialissima (niente di grave, semplicemente non passateci se non volete sporcarla), probabilmente ciò è causa della forte pioggia di 2 settimane fa circa.

MTB: Pericolo a Superga?

Copio e incollo dal profilo Facebook di un amico, quanto segue:

"!Biker attenzione!
E' giunta voce che in questi ultimi giorni per chi pratica MTB nella collina di Torino/Superga, specie lungo il sentiero 600 - sentiero degli alberi, c'è un gurppo di uomini che prima aggrediscono i biker e poi gli rubano le bici! Evitate di andarci da soli e chiamate le forze dell'ordine"

A me sa di bufala, magari ad opera di qualche cacciatore che vuole girare in collina solo soletto senza bici in mezzo, con sulla sella magari gente intelligente che li insulta. Perchè dico questo? Perchè dei malintenzionati, che rubano bici, non gioielli, li vedo più realisticamente in qualche grande parco urbano, nei pressi dei loro covi, non certo in collina, per di più in una zona controllata dai forestali.

Al momento, due dei tipi che hanno divulgato questa notizia su FB non mi hanno detto ancora nulla, idem l'ente parco che ho contatto ieri mattina.

giovedì 27 settembre 2012

Contador nella mia collina!

Che brividi!!! Contador a Superga, dietro la nostra città!!!

Ah, non ho detto quando e perchè? Ops

Allora ieri c'è stato il ritorno, dopo 4 lunghi anni, della Milano-Torino, e per l'arrivo è stata scelta la basilica di Superga (la conoscete o devo mettervi una mappa???), alla quale i corridori sono arrivati dopo aver percorso 2 volte la salita di Sassi (la salita più famosa della collina torinese!).

Ho i brividi pensando a Contador qua a casa nostra, ma ancora di più se mi immedesimo in lui, per via del fatto che ha staccato i rivali nell'ultimo km, nello spazio fisico che più si confà  anche a me, nel quale non sento più la fatica e il dolore e riesco a "scattare" (tra virgolette perchè confronto a lui sembra un macigno ben piantato per terra da millenni, eheh). E' fantastico immaginarsi così vicini a lui, e tutto ciò grazie alla "mia" collina!

venerdì 21 settembre 2012

Nuove iniziative

Vorrei mostrarvi e proporvi nuovi giri, ma in questo periodo sono impossibilitato, per cui la mia idea da sviluppare nei prossimi giorni è quella di creare un breve elenco di belle salitazze del Nord-Ovest dell'Italia, per BDC, più alcuni itinerari per MTB!

A presto!!!

domenica 9 settembre 2012

Quando si va in bici col figlioletto, non si va da soli

Sembra una banalità, ma bisogna sempre ricordarsi che se si pedala col figlioletto posto dietro il sellino nel suo apposito seggiolino, si pedala appunto in 2 e non da soli, per cui bisogna evitare di correre dei rischi e sapere che certe manovre, di per sè facili, possono portare a piccoli incidenti nel caso si snobbi la presenza ed il peso della persona posta dietro, presenza che cambia la distribuzione dei epsi cui ci si è da sempre abituati.

Ieri pomeriggio, passando per piste ciclabili e parchi urbani, a parte la solita mandria di cani senza guinzaglio e di gente stramazzata a terra dopo le grigliate (bleah!), ho visto anche parecchi "ciclisti della domenica" in seria difficoltà, nelle ripartenze (zig-zag a gogò), nelle salite (ondeggiamenti e affannamenti vari anche in tratti corti; mi sa che durante la settimana usano sempre e solo l'auto!) e nel superare degli ostacoli quali ad esempio delle transenne poste all'ingresso di un parco per evitare l'ingresso di auto e scooter.

Proprio quest'ultimo caso ha ispirato questo mio breve post: un uomo fra i 35 e 40 anni, abbastanza atletico in apparenza, non è riuscito a manovrare adeguatamente la bici e, complice una decisa frenata e la sua incapacità di rimanere in equilibrio da fermo, è cascato a terra, ma dietro aveva il figlio piccolo di 3 anni circa sul seggiolino!! Grande spavento! Ma grazie al seggiolino studiato appositamente per le bici, non s'è fatto nulla e non è sembrato neanche spaventato (sembrava una mummia ora che ci penso, ihih)!

Io però non approvo, nonostante la sicurezza di questa attrezzatura moderna, il trasporto dei figli in bici, specie se la si guida in modo insicuro. Io non ricordo di aver mai viaggiato in bici così, anzi, ne sono certo. Ho sempre guidato la bici per conto mio, i primi anni ovviamente con le rotelline. In questo modo ci si gode il giretto, ci si abitua a guidare il mezzo e a conoscere gli ostacoli e pericoli vari, ecc.!

sabato 1 settembre 2012

Vuelta: salita sovraumana del 30%

Vuelta 2012. Non so se sia una salita messa nel giro di Spagna solo quest'anno, so solo che una salita simile, asfaltata, non l'ho mai vista. L'altro giorno i corridori erano in Galizia, hanno percorso centinaia di km in pianura lungo il mare, quando ad un certo punto.. gli ultimi 3 km son divenuti di paurosa salita, i tratti al 18% in confronto erano delle barzellette.

La cosa che mi ha impressionato ancora di più, è stato lo scatto finale di Rodriguez che, a differenza di Contador giunto secondo, ha tenuto un rapporto più duro proprio per poterci dare dentro. E tutto questo al 30%!!!!!!!!!!!!

1 mese e mezzo fa feci 1,5km al 18% ma non toccavo i 6 all'ora..

Che bella la pioggia

Negli scorsi giorni quando ancora quassù non pioveva, si parlava della pista di F.1 di Spa (Belgio) che ogni anno riceve un sacco di pioggia. E quando poi ha iniziato a piovere anche qua ho pensato ai ciclisti belgi, in particolar modo alla dichiarazione di uno di questi di anni fa, forse Museew, che disse ad un giornalista all'incirca questo: "Se piove fa lo stesso, io in Belgio per allenarmi sono costretto a correre sotto la pioggia, per me non fa differenza"

Anche se costretto, per me è una grande prova di amore verso il ciclismo, se non di amore in senso lato perchè se da un lato è pericoloso e anche più stressante per il fisico, dall'altro lato c'è più coinvolgimento!

Che ne dite?

lunedì 27 agosto 2012

Preferisco Lance Armstrong

E' morto Neil Armstrong, uno degli astronauti che nel 1969, in piena guerra fredda (brrr, e non per il freddo!) camminò sulla Luna! Secondo lui e secondo tutti quanti, quello fu un grande passo per l'umanità.

Balle, per me un grande passo per l'umanità avviene ogni qualvolta un essere umano, uomo o donna, bimbo o vecchio, riesce a raggiungere in bici un colle, una cima, una vetta, perchè salire con le proprie gambe all'interno del Pianeta che ha creato la vita, fra cui la nostra, è qualcosa che può farci sognare un futuro migliore senza invasioni terrestri o spaziali, inquinamenti devastanti, sperperi giganteschi di denaro per megalomanie e tante altre schifezze.
Lo sforzo muscolare e polmonare e anche di cervello che è necessario attuare quando si pedala specialmente in salita (ma vale anche per altri sport senza motore) fa crescere l'umanità più di qualsiasi viaggio interplanetario, perchè è un grande segno di vitalità, di vita!

Lance Armstrong rischiò di morire, ma pochi giorni dopo l'intervento chirurgico, decise di darci dentro con la bici che è un mezzo semplice-semplice, ma che può farci sentire vivi in ogni istante.

Meglio la vita semplice ma vitale, alle conquiste, inquinamenti e sperperi vari!

venerdì 24 agosto 2012

Val Pellice, Pradeltorno. Problemi di transito

Dopo settimane di allenamento correndo a piedi, oggi volevo fuggire dall'afa maledetta godendomi un po' la media montagna della Val Pellice, volevo raggiungere Pradeltorno (o Prà del Torno?) salendo da Torre Pellice. Sono circa 10 km di salita non troppo pendente in un ambiente verde e fresco, davvero bellissimo considerando la monotonia della campagna nel piattume lì poco distante, e penso che la media non raggiunga il 6%, un po' come per il Col Vaccera lì di fianco a destra.


Purtroppo ci sono stati dei problemucci che immagino dureranno fino alla fine dell'estate se non oltre: nella piazzetta del paese, dove si deve girare per iniziare a salire, c'è una fontanella. Bene? No, male, è vecchissima e pure secca! Ho chiesto se ce ne fosse un'altra nei paraggi, ma niente da fare (scopro poi, grazie ad un mio amico che ha una casa lì vicino, che c'è una fontana in piazza San Martino).
Vabbè, dico, alla fine la temperatura non è alta, spero che la salita sia in parte all'ombra..
Peccato che dopo circa 5km.. non c'è un cartello dei lavori in corsa? Dirlo prima no, eh? Eh sì, perchè non sono dei lavori normali, bensì dei lavori di cui non si capisce nulla, se non che la strada diventa per metà sterrata!!! E come mai? Semplice, perchè purtroppo il Comune di Angrogna ha pensato bene di far costruire due centrali elettriche private che ciucceranno l'acqua dal torrente..

Val Pellice, voto 2!

PS: in questi giorni un signor anonimo (mi pare giusto!), ha lasciato qui sotto due commenti coi quali ne ha approfittato per insultarmi, perchè censurerei i suoi preziosi scritti e perchè non rispetterei le esigenze dei valligiani. Non sapevo che due centrali fossero esigenze vitali, lo è molto di più l'acqua captata che essendo tale nè vedranno e nè avranno più. Alle esigenze dell'ambiente e dei pesci forse costui non è avvezzo.

mercoledì 8 agosto 2012

BDC: Torino - Lago di Malciaussia


Da Torino al Lago di Malciaussia.


Il percorso che ho scelto, con una bici da strada, passa per la direttissima della Mandria, per  Lanzo (dove per evitare le due gallerie, tra l'altro vietate alle bici, si può approfittare per visitarne il centro storico molto bello), per Viù, Usseglio e Margone.

Tralasciando il tratto in pianura, si pedala alternando tratti al sole con zone più ombreggiate (si pedala alternando tratti al sole soprattutto dopo Viù) , sempre con buona disponibilità di acqua e con la Stura di Viù in fondo a farci compagnia.
Il tragitto è pianeggiante fino a Lanzo e poi sale ma non troppo fino ad Usseglio. Di qui in poi, gli ultimi 6-8 km, la pendenza si fa decisamente più dura (un cartello dopo Usseglio indica 12% come media) con alcune rampe a tornanti decisamente ostiche!
L’asfalto a parte alcune brevi zone tra Viù ed Usseglio è in buone condizioni ed il traffico non è mai troppo intenso.
Il lago artificiale formato dalla diga è molto bello con riflessi e colori che vanno dal blu al verde intensi.
L’escursione merita la fatica ed è, secondo alcuni, uno dei posti più belli del Piemonte da raggiungere su strada.

Alcuni dati
Distanza: 65 km circa (solo andata, da Torino centro-nord)
Dislivello: 1575 mt (solo andata)
Pendenza max: 18%
Fontane: a volontà

PS: per evitare il traffico della direttissima, si può prendere la pista ciclabile della Stura di Lanzo e del Banna (da Borgaro per Caselle, San Maurizio ecc.), con l’avvertenza che, per la segnaletica inadeguata o mancante, se non si è pratici della zona, si perderà un po’ di tempo a trovare la strada giusta nei vari paesi attraversati.. Ne approfitto anche per riportare una notizia del 2007, sperando che le cose siano cambiate: "Non mangiate al rifugio sù: un panino e una lattina a 8,20 euro!!! Conviene polenta e salsiccia con formaggi a 18 euro...Ladri!!" Fonte: BDC-Forum
Grazie a: Carlo Lomater

lunedì 6 agosto 2012

Running Playlist: musica per correre e pedalare!

RUNNING PLAYLIST!

Appurato che bisognerebbe sempre avere tutti i sensi liberi di captare ogni informazione dall'ambiente circostante, specie per prevenire pericoli umani, quali l'arrivo di automobili veloci, qui sotto elencherò una serie di canzoni atte a sollazzarvi per circa un'oretta di corsa.

Il trucco nel creare una simile playlist consiste nel saper riconoscere le varie fasi della corsa: inizialmente c'è bisogno di qualcosa che ci faccia immaginare le bellezze che si stanno per incontrare o le sensazioni simil-paradisiache che si spera di ottenere. Da una musica "made in heaven", si passa a qualcosa di elettronico che porti a cadenzare il passo, ad ottenere una linearità, oltre a darci un piacere uditivo. Quando siamo già caldi, è bene scegliere qualcosa di potente, magari passando dal rock all'heavy metal. Dopo aver usato tanta potenza, ci saranno dei momenti di difficoltà, ecco allora che l'aiuto arriva da canzoni che portano dentro un messaggio, che fanno sempre venire un po' di pelle d'oca. Verso la fine, c'è bisogno di una canzone simile (o magari meno potente ma migliore, magari una canzone epica che vi faccia sentire dei vincitori!) a quella/e ascoltata/e nel momento massimo dello sforzo, perchè non si può finire il giro/la corsa/la gara correndo/pedalando piano da sconfitti, ma bisogna concludere in bellezza. Meglio se verso la fine i pezzi sono conosciuti, altrimenti si rischia di non essere ricettivi verso di essi.

Ecco dunque una playlist che può fare al caso nostro!

Fase 1
Ludovico Einaudi - Primavera
Jean Michel Jarre - Oxygene 4
Buckethead - Whitewash
Fase 2
Bluesbreakers - Hideaway
Foo Fighters - Everlong
Foo Fighters - Learn to fly
Iron Maiden - Run to the hills
Fase 3
Pink Floyd - Shine on your crazy diamonds
Pink Floyd - Wish You were here
Buckethead - Soohtsayer
Fase 4 
Queen- The show must go on

Se poi giunti al termine siete stravolti e avete bisogno di ridere.. Gino - Mai dire Tv

domenica 5 agosto 2012

My Asics. Sito per allenarsi!




Visto che mi sto allenando correndo a piedi (fino a poco tempo fa ogni tanto correvo giusto per il piacere di farlo, senza un vero e proprio allenamento, senza pianificare nulla, senza ambire a nulla, anche perchè mi veniva spesso male ad un anca o ad un ginocchio..) e che mi piace, mi sono registrato nel sito My Asics dove, in base ai propri dati (se volete un suggerimento, non scrivete la vostra età anagrafica, ma quella biologica: calcolatela attraverso questo sito), alle proprie capacità attuali, ai giorni a disposizione per correre e ad un ben preciso obiettivo da raggiungere, il programma automatico del sito stilerà un calendario diviso in 6 fasi:

Preparazione all'allenamento

Incremento della velocità


Incremento della distanza

Simulazione di gara


Defaticamento + gara



Recupero

sabato 4 agosto 2012

La civiltà dei motori

Guardate come si divertono i mezzi a motore nello scontrarsi.. questo è solo uno dei mille casi che accadono ogni giorno

CLICCA QUI

Basta davvero poco per creare incidenti, le auto, i furgoni, i suv, i bus, i tir sono portati per loro natura, per la loro costruzione, conformazione, peso, materia e materiali contenuti in essi, a seminare distruzione e morte come fossero delle bombe!

mercoledì 1 agosto 2012

Dove correre a piedi a Torino?

In montagna in questo periodo si sta bene, le temperature non superano i 25 gradi, però c'è ressa, per cui io preferisco allenarmi nei dintorni della città e godermi le vette a settembre quando sarà finito "Occupy the Alps".

Ho sentito, nelle ultime salite, una mancanza di potenza, salivo ma quando volevo spingere un po' nei limiti delle possibilità di una persona normalissima come me, mi mancava lo spunto, come si suol dire, per cui ho deciso di tornare a correre a piedi per usare totalmente i muscoli delle gambe dall'inizio alla fine della corsa.
A metà aprile dovetti smettere di correre per via di un fastidio al ginocchio sinistro che, per fortuna, ora m'è passato senza fare nulla (qualche massaggino e basta, oltre ovviamente ad una sana dose di stratching giornaliera), mentre per il fastidio alla schiena di fine giugno, che m'è passato in un giorno, mi son studiato 2 posizioni di stretching per la zona lombare. Questo per la cronaca personale di cui non fregherà niente a nessuno, ma il blog alla fine è anche un diario personale, non solo un "mezzo di comunicazione di massa".

Dicevo della corsa..
nonostante abbia 3 bei parchi dietro casa più un altro nei paraggi (da raggiungere però in auto o in bici, sempre che ci sia un posto sicuro dove lasciarla, ma no, non c'è), mi sono presto stufato di girare sempre nello stesso posto, non perchè sia brutto, anzi, questi parchi e giardini sono ben tenuti e ognuno di essi ha delle particolarità, però sento sempre la necessità di provare nuove vie.
Per cui ripensando a certi giri notturni in bici e a zone che comunque conosco, ho deciso di aprire Google Maps e tirare le linee di alcuni itinerari urbani.
Ieri ho percorso quello relativo alla zona Crocetta. Si parte da una zona abbastanza trafficata come Largo Orbassano, poi ci si addentra per un oscuro ma non troppo corso De Gasperi (forse ci sono 2 ristoranti aperti, ma la via, per la gioia dei nostri occhi, non è illuminata a giorno. Ah, non ci sono nè bar, nè pub, nè altro, quindi tutto super tranquillo, al massimo ci saranno alcove per escort di lusso, ma purtroppo non ho sentito i loro mugolii, ahah), per poi entrare nel vero quartiere Crocetta, quello delle ville storiche dei miliardari, in cui alcuni "anfratti" sono al buio, così come la parte che si affaccia su corso Galileo Ferraris, e ciò fa sì che aumenti la magia. Al momento corro per un massimo di 5 km, il mio piccolo sogno è quello di raggiungere i 10 per fare la "Tutta Dritta", ma soprattutto sentire le gambe piene di potenza da sprigionare in salita.
Ok, continuo il post dopo alcuni giorni.. ora ho completato 3 giri: il primo da 4,5, il secondo da 5, il terzo da 7km. Tutti a corsa lenta. Nei prossimi giorni proverò degli scatti e poi proverò i 10 km. Eseguiti, non incrementerò la lunghezza del percorso, ma cercherò di migliorare il tempo, mano a mano che per i muscoli questa attività diventa quasi naturale. Ah, come per la bici, prima di correre ci va del riscaldamento e alla fine del defaticamento, mi raccomando!

PS: incredibile la differenza che c'è fra il fare 80-100 km in bici, comprensivi di alcune salite, e anche solo 5 a piedi (di corsa)! Non che prima non avessi mai corso o che facessi 30 km, però solo ora me ne rendo conto e mi va di scrivere di questo mio stupore!

Incroci pericolosi. Il caldo dà alla testa?

Non mi stupisco affatto del ragazzo investito da un auto al Parco Ruffini di Torino, mentre attraversava con la bici un tratto di pista ciclabile.

Questa mattina, infatti, mentre ero a piedi, non ho fatto in tempo ad attraversare col verde che un'auto, fino al momento prima ferma, è partita a tutto gas in pieno rosso! Forse l'anziano autista vedendo un verde, sperava che fosse per lui? La moglie al fianco è rimasta tranquilla, come se fosse normale, giusto se non addirittura perfetto.

Ora non ci si può fidare neanche più delle auto ferme al rosso! E per piacere, ritiriamo le patenti agli over 75!

Inutile poi parlare di tutta quella sfilza di auto posteggiate impunemente, anche qui come se fosse normale, giusto e perfetto, sugli attraversamenti pedonali..

lunedì 23 luglio 2012

Piccolo trucco per pedalare in sicurezza d'estate

L'estate è la stagione in cui tutti, anche gli automobilisti più incalliti, fanno qualche bel giretto al mare o in campagna usando la bicicletta..

Oltre a controllare che i bulloni siano avvitati, la frenata, la cambiata, che la catena sia ben oliata (prima però lavatela), la ruota centrata, ecc., bisogna fare un piccolissimo lavoretto che non so se viene snobbato o meno.

Bagnare le ruote!

Le alte temperature sono nocive per i copertoni, per cui se la si tiene tanto all'aria aperta, se si fanno dei giri lunghi, è bene passare uno straccio umidiccio su questi per ovviare a possibili principi di secchezza (stavo per scrivere seccatura, ma questo termine lo uso per indicare uno scocciato, eheh, cmq ci siamo capiti, spero..).
Ovviamente se si usa una Mtb con freni a disco, non toccate i dischi dopo anche una sola discesa, specie se si è dei principianti, perchè si è portati ad usarli in maniera eccessiva, facendoli presto surriscaldare. Attenzione quindi a quando dovete togliere le ruote!

Fatemi sapere se anche voi fate così (ogni tanto) o se ho detto/scritto una cavolata!
Denghiu!

domenica 22 luglio 2012

Le vittorie di tappa del Tour de France 2012!


Tutte le tappe e tutti i vincitori del Tour de France 2012:

Prologo (30 giugno): Crono Liegi-Liegi (6,4km): Fabian Cancellara (SWI)

1^ tappa (1 luglio): Liegi-Seraing (198 km, pianura): Peter Sagan (SVK)

2^ tappa (2 luglio): Visé-Tournei (207,5 km, pianura): Mark Cavendish (UK)

3^ tappa (3 luglio): Orchies-Boulogne-sur-Mer (197 km, pianura): Peter Sagan (SVK)

4^ tappa (4 luglio): Abbeville-Rouen (214,5 km, pianura): André Greipel (GER)

5^ tappa (5 luglio): Rouen - Saint Quentin (196,5 km, pianura): André Greipel (GER)

6^ tappa
(6 luglio): Épernay - Metz (207,5 km, pianura): Peter Sagan (SVK)

7^ tappa
(7 luglio): Tomblaine - La Planche des Belles Filles (199 km, media montagna): Chris Froome (UK)

8^ tappa (8 luglio): Belfort - Porrentruy (157,5 km, media montagna): Thibaut Pinot (FRA)

9^ tappa
(9 luglio): Arc-et-Senans - Besancon (41,5 km, crono): Bradley Wiggins (UK)

10^ tappa (11 luglio): Macon - Bellegarde sur Valserine (194,5 km, Alpi): Thomas Voeckler (FRA)


11^ tappa (12 luglio): Albertville - La Toussuire (148 km, Alpi): Pierre Rolland (FRA)

12^ tappa
(13 luglio): Saint Jean de Maurienne - Annonay Davezieux (226 km, Alpi, arrivo in pianura): David Millar (UK)

13^ tappa (14 luglio): Saint Paul Troix Châteaux - Le Cap d’Agde (217 km, pianura): André Greipel (GER)

14^ tappa (15 luglio): Limoux - Foix (191 km, montagna e arrivo in pianura): Luis Leon Sanchez (SPA)

15^ tappa (16 luglio): Samatan - Pau (158,5 km, pianura): Pierrick Fedrigo (FRA)

16^ tappa (18 luglio): Pau - Bagneres de Luchon (197 km, Pirenei): Thomas Voeckler (FRA)

17^ tappa (19 luglio): Bagneres de Luchon - Peyragudes (143 km, Pirenei): Alejandro Valverde (SPA)


18^ tappa (20 luglio):  Blagnac - Brive la Gaillarde (222,5 km, pianura): Mark Cavendish (UK)

19^ tappa (21 luglio): Bonneval-Chartres (53,5 km, crono): Bradley Wiggins (UK)

20^ tappa (22 luglio): Rambouillet - Parigi (120 km, pianura): Mark Cavendish (UK)

Maglia gialla: Bradley Wiggins (UK)
2° Chris Froome (UK) a 3 minuti e 21 secondi
3° Vincenzo Nibali (ITA) a 6 minuti e 19 secondi

Altre maglie e classifiche:
VERDE: Peter SAGAN (SVK)
POIS: Thomas Voeckler (FRA)
BIANCA:
Tejay Van Garderen (USA)
Miglior squadra: Radioshack
Premio combattività: Chris Sorensen (DEN)

PS: intanto spunta una combine alla Liegi Bastogne Liegi del 2010, e Remy Di Gregorio è stato arrestato fermato e verrà interrogato a Marsiglia. Il 17 luglio spunta uno strano caso di doping con protagonista F. Schleck

sabato 21 luglio 2012

Codacons contro Torino (e altre città)

Il Codacons si sta preparando a richiedere risarcimenti per 2.000 euro a cittadino (ovviamente solo per quelli che presenteranno la richiesta) a tutti quei comuni italiani, e sono molti, in cui le emissioni di Pm10 superano la quantità massima prevista dalla legge comunitaria, cioè europea, per più di 35 giorni l'anno.

Torino è il caso più eclatante: emissioni fuorilegge per 135 giorni nel 2011!

Gli amministratori, i politici cioè, si difendono parlando di motivi legati alle condizioni climatiche sfavorevoli. In parte hanno ragione, ma se non si può fare nulla per far piovere (non è vero, ma è un discorso complesso che non mi compete), perchè si continua a favorire l'ingresso di automobili in città?
Nelle periferie non ci sono posteggi per i pendolari. A Torino Sud ci sono quelli di Mirafiori dinnanzi alla Fiat, ma in parte sono occupati, giustamente, dai dipendenti della fabbrica, mentre i restanti sono a pagamento.
A Torino Nord non mi risulta esserci qualcosa di simile, se non i posteggi dei supermercati come Auchan dalle parti di corso Giulio Cesare, eheh
Le auto fanno il loro ingresso in città provenienti da statali, tangenziali e autostrade e compiono km e km per raggiungere il centro o altre zone di Torino, perchè sanno che troveranno tanti bei posteggi sotterranei pronti ad ospitarli. In centro ne son stati ultimati diversi. Questo è un invito ad usare l'auto!
Le domeniche ecologiche, inutile dirlo, servono a nulla, dato che di domenica il traffico anche senza divieti è pari a zero.

Se siete dei bravi cittadini che usano poco i mezzi a motore, specie se privati, potete inviare un sms al numero 8958959949 (costo: 6 euro) per poi ricevere un codice da usare nel sito Termilcons, attraverso il quale sarà possibile stampare dei moduli da inviare via posta in formato cartaceo.
Scadenza: 31 luglio 2012

venerdì 20 luglio 2012

Giro ad anello BDC: Giaveno - Pontepietra - Provonda - Giaveno


In vista di probabili ascese alpine, negli scorsi giorni ho deciso di abbandonare per un po' la collina torinese, per cercare nuove salite nelle quali mettermi alla prova. Avevo in mente l'Alpe Colombino (Coazze), il Colle Braida (Giaveno) e il Col del Lys (Almese).

Poi, ieri sera, ho pensato: "Perchè non provo una strada nuova? Alla fine fra il 2006 e il 2008 andavo in giro a cercare un sacco di sentieri e anche strade, e questa voglia non mi è mai passata, per cui...", così ho riguardato la mappa e ho trovato un giro ad anello che risultava nella stessa zona (bella boscosa) che non avevo mai percorso neanche in auto.


Così stamattina sul presto mi alzo e parto. Arrivo a Trana in auto (attenzione ai posteggi: quelli lungo la strada durano 1 ora, quelli invece nei pressi del Santuario non hanno limiti!) e salgo a Giaveno dalla stradina secondaria che passa per Pianca e Dalmassi (la strada che costeggia il torrente Sangone).
Con la specialissima questa strada me la mangio, rispetto alla scorsa settimana in cui la percorsi (per salire alla Colletta di Cumiana), con una bici da trekking, nonostante i rapporti più agili.
Insomma, uso questo strada con qualche strappo in salita come riscaldamento. La consiglio perchè è pochissimo trafficata (che pena che mi fanno i ciclisti che per salire a Giaveno fanno la principale, praticamente una pista da F1!).

Da Giaveno vado/dovete (da ora userò il verbo alla 2^ pers. plur.) arrivare a Pontepietra, un borgo da cui si diramano almeno 3 strade importanti: quella fatta da me oggi, quella che sale all'Alpe Colombino e quella per il Colletto (posto bellissimo!), che dopo un po' diventa sterrata.
Appena superato il borgo, non vedete alcuna indicazione per Provonda, bensì per altri borghi, fra cui Tora e Monterossino. La strada comunque la potete notare facilmente perchè sta alla sinistra e inizialmente scende leggermente con alla sinistra una o due case.
Dopo queste casette, inizia il bell'incubo: una salita no-stop di 4,5km che dai 580 metri di Pontepietra raggiunge quasi quota 1000, sopra Provonda! Una pendenza media del 9% (pendenza max: 17%!) E solo quando si passa per due piccole frazioncine la pendenza scema, ma è un sollievo che dura veramente poco.

Questa strada mi ha subito stregato per la pendenza e la calma che c'è intorno e, sia per via di questo fatto sia per il suo essere boscosa, oscura e con pochissime presenze umane, l'ho chiamata "la strada delle streghe".
La strada è praticamente sempre uguale: nè troppo stretta, nè troppo larga, ma sicuramente se passa, oltre a voi, anche un furgoncino, dovrete, come ho fatto io, fare un po' gli equilibristi sul bordo della strada o arrampicarvi con tutte le forze all'interno di una curva a gomito. Il bello è che le curve non mancano, quindi niente incubi fatti di rettilinei interminabili.
Il fondo è ben messo, non ho notato buche, c'è solo un po' di ghiaietta sparsa, ma principalmente sta nel centro, quindi no problem!
Essendo una zona boscosa, non si nota alcuna cima, purtroppo non c'è alcun punto di riferimento; gli unici possono essere Brancard Monterossini e borgata Fusero (superato questo manipolo di casette, praticamente si è arrivati!). Quando raggiungete un bivio, potete salire dritti verso Tora (ma non l'ho provata e guardando la cartina, noto che questo borgo non è altissimo, anch'esso sui 1000 metri) o scendere a Provonda a destra.

La discesa è molto bella, ma è suddivisibile in due tronconi: il primo è molto ripido e ricco di curve a gomito. Anche qui tutto in ombra, molto bello. Attenzione a qualche buca e alla ghiaia sparsa; il secondo, dalle parti di Mollar dei Franchi, diventa più veloce, la strada si allarga e la strada inizia a diminuire come pendenza (ho fatto bene a salire da Pontepietra, grande allenamento!).
Per tornare a Giaveno dovete compiere un piccolissimo sforzo in salita alla fine.

PS: ringrazio la bellissima signora che, a bordo di un SUV bianco, mi ha dato alcune indicazioni stradali (ah, giusto: poco dopo l'inizio della salita trovate un bivio, qui dovete girare a sinistra, dritti andate invece in una strada senza uscita che porta a Pomeri), e ringrazio anche il simpatico signore che, con la catena rotta, si è fatto trasportare da me nei tratti in pianura e falsopiano attaccandosi al tubo della sella, per poi offrirmi da bere!